
Roma-
Negli ultimi due anni abbiamo partecipato e assistito a straordinari movimenti che si sono battuti per un’educazione di qualità, per i diritti sul lavoro e un nuovo welfare contro le politiche di austerità imposte dall’Unione Europea. Le manifestazioni selvagge, i picchetti e gli scioperi, le occupazioni delle università e i tumulti del Mediterraneo ci parlano di una rivolta generazionale e della necessità di un nuovo patto sociale che coinvolga tutti quei soggetti che difendono i loro diritti e respingono il ricatto. I grandi scioperi dello scorso autunno in Francia ci hanno mostrato come sia possibile dare corpo ad un’alleanza intergenerazionale, dove il blocco della produzione e della circolazione costituiscano le differenti pratiche di una lotta comune.
A Roma come a Londra, il Book Bloc è stata una pratica politica collettiva capace di parlare della dismissione dell’università pubblica e dei processi di dequalificazione. Al contempo, le rivolte dal Maghreb – Mashrek dimostrano come la costruzione di un futuro sia legata a doppio filo con la radicale richiesta di democrazia, con la necessità di liberarsi di quel potere parassitario e corrotto che comanda sulle nostre vite, nelle università, nelle scuole e sul lavoro.
Le rivolte e i movimenti recenti hanno travalicato le frontiere nazionali e dell’Europa e, nello stesso tempo, anche i confini imposti dal processo di Bologna alla formazione e alla mobilità si sono scontrati con il fallimento di una strategia che da sempre abbiamo contestato.
Le lotte di questi mesi ci hanno indicato come la possibilità di un cambiamento radicale diventi concreta solo attraverso l’alleanza tra le varie figure lavorative e della formazione, attraverso pratiche comuni e transnazionali agite da chi mette in gioco il proprio corpo e la propria intelligenza. La tensione con cui vorremmo incontrarci è quella di dare significato comune a questo nuovo spazio ridefinito dai conflitti dove la crisi apre nuove possibilità per poter costruire un “altro” futuro. Proprio per questo vogliamo partire da un confronto serrato su progetti comuni da costruire insieme, e vogliamo iniziare a farlo a Roma il 12 e 13 Maggio 2011.
Programma
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[ Giovedì 12 Maggio ]
ore 16,30 – Facoltà di Filosofia, Villa Mirafiori
Apertura del seminario con
Mouhamed Ali Oueled Itaief Studente della Scuola di Belle Arti di Tunisi
Youad Ben Rejeb Université Femministe
Trifi Bassem Forum des jeunes pour la citoyenneté et la créativité (FJCC)
Mondher Abidi Union Diplomées Chomeurs
Wissem Sghaier UGET Union General Etudiant Tunisi
Tim Uncut UK
Maham Hashni SOAS
Mark Bergfeld Education Activist Network
Rita Maestre Fernandez Juventud sin futuro
Annalisa Cannito AgMigrationUndAntirassismus
Tatiana Kai- Browne Plattform Geschichtspolitik
ore 19.00
Aperitivo – Global video session #1
Contributi dalle rivolte della formazione – Book Bloc video e foto
[ Venerdi` 13 Maggio ]
ore 10.00 – Facoltà di Scienze Politiche, LaSapienza
Saperi in conflitto dall`Europa al Mediterraneo
ore 15.00 – Facoltà di Lettere, LaSapienza
Formazione, Welfare e Precarietà
ore 17.00 – Facoltà di Lettere, LaSapienza
Lavoro, reddito e democrazia contro la crisi
Parteciperanno il segretario generale Fiom Maurizio Landini e un esponente del Sindacato Generale Tunisino UGTT.
ore 20.00 – ESC (via dei Volsci, 159)
Global video session #2
Contributi e interviste dalle rivolte del Maghreb – Mashrek
Diretta streaming: www.unicommon.org
Ascolta lo spot audio
Read the program in English, French and Arab
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LINK-Coordinamento Universitario e UniCommon
info: www.unicommon.org – www.coordinamentouniversitario.it